Il Gran Premio di Spagna per Ferrari si è concluso nel migliore dei modi, con un quarto posto di Charles Leclerc che però sognava il podio e un settimo posto di Carlos Sainz che mettono la Ferrari a soli cinque punti di distacco dalla McLaren nel mondiale costruttori.
Dopo i festeggiamenti però, la soddisfazione del team principal Mattia Binotto è stata offuscata dalle polemiche legate alla rinascita della Rossa, messa a paragone con quella del 2020.
Mattia Binotto
Non ha amato la frase pronunciata durante la diretta da uno dei commentatori, la frase incriminata era “Date una macchina a questo ragazzo” .
Immediata la risposta del team principal di Ferrari che ha sottolineato che nessuno all’interno del team e fuori mette in dubbio il valore di Charles e Carlos, ha aggiunto però che è anche merito di tutta la squadra se la Ferrari ha fatto passi avanti, ecco le sue parole al riguardo: “Charles ha fatto una bellissima gara ma bisogna riconoscere il lavoro della squadra. Questo è un risultato di squadra, non solo dei piloti. Rispetto allo scorso anno la macchina è migliorata, l’anno scorso siamo stati doppiati, i passi avanti si vedono. Mi dispiace sentire dei commenti che non danno merito al team ma soltanto ai piloti”.
Una volta chiarita l’incomprensione…
Mattia torna a parlare poi del ritmo eccellente della SF21 e della prestazione ottenuta durante la giornata di oggi: “Su questa pista abbiamo qualcosa in più di McLaren. Ci sposteremo a Monaco e poi vedremo lo sviluppo. I nostri piloti sono forti e possiamo contare su di loro, peccato per Carlos, oggi aveva un buon ritmo gara. Nelle strategie la nostra squadra si è sempre comportata bene mentre altri hanno fatto errori, forse non siamo i più veloci ma i più consistenti”
Sono una ragazza appassionata di sport e di motori, in particolar modo mi appassiona tutto quello che riguarda la Formula Uno, che seguo da quando ero piccola.Un giorno ho deciso di mettere tutto insieme e fare della mia passione un blog con tutte le notizie che riguardano questo sport, da condividere con voi. Il mio mito è Ayrton senna, un mito che non morirà mai.“Le corse sono fatte così, a volte finiscono subito dopo il via, a volte a sei giri dalla fine”
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