Quella di ieri sul circuito belga di Spa è stata la gara più corta della storia della Formula Uno. Una gara che ha suscitato non poche polemiche con decisioni che forse non sono state le migliori.
Una F1 che si è umiliata da sola, dando un’immagine triste e poco sportiva sia per i piloti e i team sia per chi ha aspettato ore sotto la pioggia al freddo.
Cosa è successo in Belgio?
Attesa, tanta attesa. Tutti pronti per le 15:00 ma la pioggia era davvero molto forte, quindi abbiamo aspettato tutti una decisione da parte della FIA. Una decisione arrivata dopo le 17:00, la gara inizia sotto regime di Safety Car, ok direte voi e allora? Una gara durata 3 giri (essenziali per dare punti ai piloti, anche se dimezzati) subito dopo, è arrivata la bandiera rossa. Tutto fermo di nuovo, gara conclusa dietro la Safety Car e con un podio che ha suscitato polemiche su polemiche facendo forse, morire l’entusiasmo di uno sport che “vive” da più di 60 anni.
Piove sul bagnato…
E’ vero, a Spa pioveva da giorni, la pista era completamente allagata e correre era quasi impossibile anche per la sicurezza dei piloti ma allora perchè non mettere un punto a questa gara e annullarla senza dare punti che in ottica Mondiale potrebbero fare la differenza? Probabilmente annulare la gara o recuperarla in un secondo momento sarebbe stata la decisione migliore.
Le polemiche sono arrivate anche dai piloti stessi, tra questi c’è l’iridato Lewis Hamilton, furioso per questa ripartenza e per questa gara, furioso sia sui social che ai microfoni dopo la “gara”: “Correre è pericoloso ma se ci fate uscire almeno fateci correre senza Safety Car”.
Dopo soli 3 giri quindi, vince Max Verstappen seguito dal primo podio in carriera del pilota della Williams George Russell e da Lewis Hamilton.
Sono una ragazza appassionata di sport e di motori, in particolar modo mi appassiona tutto quello che riguarda la Formula Uno, che seguo da quando ero piccola.Un giorno ho deciso di mettere tutto insieme e fare della mia passione un blog con tutte le notizie che riguardano questo sport, da condividere con voi. Il mio mito è Ayrton senna, un mito che non morirà mai.“Le corse sono fatte così, a volte finiscono subito dopo il via, a volte a sei giri dalla fine”
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