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F1 | Ecco come è uscito dalla fiamme Romain Grosjean

L’incidente di Romain Grosjean rimarrà nella nostra memoria per tanto e tanto tempo, attimi difficili con una monoposto diventata improvvisamente una palla di fuoco.

Il pilota per fortuna è riuscito ad uscire in tempo, da solo e vivo dalla sua monoposto numero 8, ma cosa lo ha salvato?

Sicuramente nel corso degli anni la sicurezza in Formula Uno è aumentata, infatti i piloti all’interno dell’abitacolo sono molto protetti grazie anche alle normative della FIA che sono state adottate con il passare del tempo.

Uno tra tanti è il telaio fatto in carbonio, questo offre una cellula di sopravvivenza elevata, fondamentali anche i test di resistenza che avvengono prima di mettere una monoposto in pista.

Dall’abitacolo al casco:

Partiamo dall’abitacolo che ha dimensioni uguali per tutti in modo da poter eventualmente agevolare i soccorsi. All’interno dell’abitacolo troviamo delle protezioni per le gambe del pilota, se ci spostiamo più in alto invece, troviamo una protezione per la testa e poi ci sono le cinture che servono a tenerlo fermo.

Ma poi c’è anche il casco che adotta un sistema che si chiama HANS, questo sistema impedisce in caso di urto un movimento in avanti della testa.

Sicuramente, è stato fondamentale l’halo, quella struttura posta proprio sopra l’abitacolo, questo ha salvato la vita a diversi piloti da quando è stato introdotto.

Le immagini ci hanno fatto vedere l’Haas di Grosjean spezzata in due tra la parte finale del telaio e il motore nella parte posteriore.

Grosjean e i 28 secondi nel fuoco

Il pilota transalpino è andato a sbattere a 221 km/h contro il guardrail all’uscita di curva 3, dopo un contatto con il russo dell’Alpha Tauri Daniil Kvyat.

Lo scontro a 221 km/ h ha signficato anche una decellerazione di 53 forze G, il pilota è rimasto in una palla di fuoco per 28 secondi.

Ma cosa ha salvato la vita del pilota?

Partiamo proprio dall’Halo, amore e odio da parte di tanti piloti, ma senza questo sistema di protezione Romain non sarebbe più qui. Si tratta di una barra costruita in titanio che serve a “salvare” la testa dei piloti in caso di incidente.

In questo caso, l’halo di Grosjean è rimasto incastrato tra i rottami del guardrail, salvando la sua vita.

Cellula di sicurezza:

La macchina di Grosjean nell’impatto si è spezzata in due ed è stata questa la fortuna nella sfortuna del pilota, nell’impatto si è attivata infatti, la cellula di sicurezza progettata da Dallara, in questo modo il pilota è rimasto nella parte più sicura.

Ovviamente, la terza cosa che ha salvato Romain Grosjean è stato il suo spirito di sopravvivenza, qui è avvenuto il vero e proprio miracolo, il pilota infatti, dopo il violento impatto è rimasto per 28 secondi avvolto nelle fiamme, in quei momenti difficili non ha mai perso conoscenza, è riuscito a slacciarsi le cinture ed uscire dall’abitacolo.

Romain Grosjean verrà dimesso dall’ospedale martedì 1 dicembre e potrebbe tornare in pista per il finale di stagione ad Abu Dhabi!

IL GRAN PREMIO DEL BAHRAIN

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