Ferrari e la bufera in vista di Melbourne

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Ferrari, i sette team contro e la FIA potrebbe essere il titolo di un libro giallo, ma non lo è.

Secondo quanto è emerso dal comunicato della Federazione dopo le accuse sollevate dai sette team, Mercedes, Red Bull, McLaren, Renault, Racing Point, Williams e Alpha Tauri, la FIA avrebbe ancora il sospetto che la power unit della Ferrari nel 2019 potesse non rispettare le normative della Federazione, questo è quanto comunica la nota rilasciata in risposta alle sette scuderie nella giornata di ieri.

Dall’altra parte però

Ferrari si è opposta a questi sospetti e ha ribadito più e più volte che la power unit della Rossa era regolare e rispettava tutte le normative della FIA.

Cosa è successo poi?

FIA non si è ritenuta soddisfatta ma in ogni caso la questione sarebbe stata troppo complessa e impossibile da analizzare in questa stagione.

Inizia così la bufera in casa Ferrari, in vista del gran premio di Australia, primo gran premio della stagione. All’interno dei box però, la tensione c’è e si sente. Mattia Binotto, team principal della Ferrari ha scritto ai dipendenti del Reparto Corse del Cavallino, ringraziandoli per il lavoro svolto a Barcellona e tornando a ribadire che la SF1000 non è abbastanza veloce da poter competere con le altre scuderie in Australia.

Il pronostico

Secondo Charles Leclerc, la scuderia del Cavallino sarà la terza forza in Australia, prima ci sono Mercedes e Red Bull.

Intanto però, ci sono ancora questi team rivali, ed è proprio il consulente Red Bull, Helmut Marko che vorrebbe una squalifica della Scuderia di Maranello dal mondiale Costruttori del 2019 oltre ovviamente ai premi in denaro vinto da Ferrari.

Quello che è certo è che manca ancora qualche giorno per scoprire l’effettivo valore della nuova Rossa, infatti, la vedremo in pista proprio nel weekend del 13 – 15 marzo a Melbourne.

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