Una gara che ha dell’assurdo quella del Bahrain, con una Ferrari vincente fino a pochi giri dalla fine e una fortunata Mercedes che non si lascia sfuggire il momento.
Una Safety Car che ha riavvicinato Charles Leclerc sul suo primo podio in carriera, e due Renault in simbiosi tra di loro.
Trovare le parole giuste per descrivere il gran premio del deserto di Sakhir sicuramente non è facile, quando ormai la vittoria era nelle mani Ferrari, dopo una lunga gara combattuta soprattutto per Sebastian Vettel, si spezza l’incantesimo di vedere entrambi le Ferrari sul podio.
Ma cosa è successo alle Rosse?
Prima un grosso problema per Sebastian Vettel che si gira, mentre il cinque volte campione del mondo Lewis Hamilton cerca di superarlo.
Le cause del testacoda ancora non sono chiare, quello che è chiaro è che il danno c’è e si vede, all’ala della monoposto, che a diciannove giri dalla fine, vede svanire il sogno di salire sul podio.
Per lui subito box per la sostituzione dell’ala e per il cambio gomme, una bella gara ma dal 38esimo giro è tutto da rifare per il pilota tedesco.
Problemi per Charles:
Non sono mancati i problemi neanche per il monegasco, che quando già aveva la vittoria in pugno, l’ha vista svanire a causa di un problema all’ERS, mancava la parte ibrida alla sua monoposto, quindi è diventato sempre più lento, lo supera così Hamilton che vince questo gran premio all’insegna dei colpi di scena.
Tra ritiri e problemi:
A tre giri dalla fine è la Renault ad avere problemi, ma non una bensì entrambe, prima si ferma Nico Hulkenberg a causa di problemi alla sua monoposto, subito dopo si ferma anche Daniel Ricciardo, che ancora non è riuscito a concludere nemmeno un gran premio.
Problemi anche per la Haas, con il ritiro di Grosjean, poco prima del ventesimo giro.
Sono una ragazza appassionata di sport e di motori, in particolar modo mi appassiona tutto quello che riguarda la Formula Uno, che seguo da quando ero piccola.
Un giorno ho deciso di mettere tutto insieme e fare della mia passione un blog con tutte le notizie che riguardano questo sport, da condividere con voi.
Il mio mito è Ayrton senna, un mito che non morirà mai.
“Le corse sono fatte così, a volte finiscono subito dopo il via, a volte a sei giri dalla fine”